Le Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera approvano la risoluzione Mollicone-Rizzetto recante “Iniziative normative in favore dei lavoratori dello spettacolo” che impegna il Governo “ad adottare iniziative al fine di contrastare la tendenza più recente rappresentata dal calo del potere di acquisto della retribuzione di tali lavoratori e dalla riduzione dei finanziamenti pubblici e privati per l’arte e la cultura e da un più generale calo degli investimenti nel settore“.
La risoluzione impegna inoltre il Governo ad “adottare iniziative di interpretazione autentica, anche coinvolgendo l’INPS ai fini del monitoraggio della sostenibilità di qualsiasi modifica dell’attuale legislazione vigente, in relazione all’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 182 del 1997”, per porre soluzione alla vicenda di migliaia di lavoratori dello spettacolo pensionati, che si sono trovati a dover fare ricorso contro l’errata liquidazione della cosiddetta “Quota B.”, al fine di “individuare un intervento di interpretazione autentica secondo cui il decreto legislativo n. 182 del 1997 potrebbe rappresentare una disciplina autonoma ed autosufficiente rispetto agli ordinari metodi di calcolo, che deve essere interpretata secondo un criterio strettamente letterale ed alla luce dei criteri direttivi di cui alla legge delega (articolo 2, comma 22, legge n. 335 del 1995) e quindi secondo cui la quota B del trattamento pensionistico dei lavoratori dello spettacolo sarebbe liquidabile con l’applicazione delle aliquote di rendimento decrescenti di cui alla tabella B dell’articolo 12 del decreto legislativo n. 503 del 1992 a tutta la contribuzione versata, con il solo limite della retribuzione imponibile e con esclusione, quindi, del solo contributo di solidarietà e senza alcun riferimento al cd. “tetto” pari alle vecchie lire 315.000 che resta fermo invece, in via transitoria, per la liquidazione della sola quota A”; “a definire e realizzare, su un piano più generale, un quadro organico degli interventi pubblici a sostegno del settore della cultura che preveda l’integrazione di tutti gli strumenti già previsti o da porre in essere in attuazione della legge delega n. 106 del 2022”.
La risoluzione, infine, impegna il Governo “a prestare particolare attenzione all’analisi delle molteplici problematiche che affliggono i lavoratori del settore dello spettacolo, al fine di porre le condizioni per cercare di sistematizzare e uniformare una disciplina legislativa e giurisprudenziale particolarmente frammentata, attraverso la formulazione di specifiche ipotesi di intervento normativo” e “ad adottare iniziative al fine di contrastare la tendenza più recente rappresentata dal calo del potere di acquisto della retribuzione di tali lavoratori e dalla riduzione dei finanziamenti pubblici e privati per l’arte e la cultura e da un più generale calo degli investimenti nel settore”.
28 Giugno 2023