Intervista ai Soci di UNISCA: PERFAS

Risposte a cura di: Peter Schorn, attore e presidente PERFAS (Instagram: @peter.schorn) e Greta Marcolongo, cantante/musicista e membro del consiglio direttivo di PERFAS (Instagram: @greta_marcolongo)

1) Quando e come è nata PERFAS?
L’associazione PERFAS (Performing Artists Association South Tyrol) è nata il 1° febbraio 2020 a Bolzano per unire e rappresentare le/i lavoratrici/ori dello spettacolo (tutte le professioni creative sul palco e dietro le quinte) in Alto Adige. Mentre le altre discipline artistiche, come ad esempio gli autori e le autrici, artist* visiv* e filmmaker avevano già da tanti anni le loro associazioni di categoria in Alto Adige, mancava una rappresentanza per le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo.

2) Perché “PERFAS”?
La realtà artistica e culturale in Alto Adige è da sempre plurilingue. La società altoatesina è composta da oltre 144 comunità culturali e linguistiche. La maggior parte de* artist* è di madrelingua tedesca e italiana e si orienta professionalmente sia verso il mercato tedesco (Austria, Germania, Svizzera) che verso il mercato nazionale italiano. Abbiamo scelto l’acronimo PERFAS (dall’inglese: “Performing Artists Association South Tyrol”) per riconoscere questa diversità e ricchezza culturale e per inserirci nel novero delle associazioni di categoria già esistenti.

3) Qual è la principale attività che viene svolta?
Quando la crisi legata alla pandemia Covid 19 ha colpito anche la scena indipendente dello spettacolo in Alto Adige, un gruppo di iniziativa si è proposto di fondare un’associazione di categoria per le/i lavoratrici/ori dello spettacolo, soprattutto per contribuire a rappresentare i loro interessi nei confronti della politica provinciale. Poichè la Provincia Autonoma di Bolzano ha una propria competenza legislativa e ampi poteri nell’ambito della politica culturale, è ovvia la necessità di un dialogo istituzionale tra operatrici/ori culturali e politica con legittimità democratica anche a livello provinciale. PERFAS si impegna quindi a livello provinciale – all’ intersezione geografica delle aree culturali di lingua tedesca e italiana e dei corrispondenti mercati – a elaborare piani salariali, ad abbattere le barriere linguistiche e culturali e a migliorare la sicurezza sociale e le condizioni di lavoro de* artist* del territorio. Inoltre, forniamo informazioni importanti ai nostri membri e facilitiamo il contatto tra di loro per formare una comunità forte e solidale.

4) Perchè è importante aderire a PERFAS?
I nostri soci spesso parlano di un sentimento nuovo, molto prezioso e rafforzante: di non essere più soli e di dover lottare per se stessi, ma di sentire, anche emotivamente, il sostegno di una comunità solidale pubblicamente visibile. Notiamo che questa esperienza è un elemento centrale del nostro lavoro (al di là di tutti i benefici concreti che stiamo dando come per esempio i servizi di informazione). In questo modo nascono nuove risorse che possono confluire direttamente nella creazione artistica. Ma è anche importante preservare questi valori attivamente: insieme vogliamo lavorare per garantire che i valori di partenariato e solidarietà continuino ad avere un’influenza anche dopo che la pandemia si è attenuata. Chi sostiene PERFAS come associazione di categoria, sostiene implicitamente anche l’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) numero 16 delle Nazioni Unite, promuovendo “istituzioni forti” per una democrazia viva e resiliente. E poi, certamente siamo anche convinti che sia più che mai necessario avere una lobby forte che lavori per la visibilità e per gli interessi de* artist* dello spettacolo. In un anno abbiamo già guadagnato oltre 280 soci. Più siamo, più questa voce ha peso sui media e
nei confronti della politica.

5) Qual è la visione per il futuro della vostra attività?
Consideriamo l’istituzionalizzazione del nostro settore come una parte indispensabile della progressiva professionalizzazione. Siamo convinti che le arti dello spettacolo sono di estrema importanza per la società, aumentando anche la sua capacità di innovazione e resilienza per accompagnare e affrontare il grande compito umano di trasformazione sostenibile che ci attende nel futuro immediato. In concreto, stiamo cercando di lanciare un largo processo di dialogo con la politica e le varie istituzione culturali interessate, per affrontare la lunga serie di problemi che riguardano le condizione di lavoro nello spettacolo a livello provinciale, portando tutti gli interessati a un tavolo per cercare soluzione insieme. Questo processo non dovrebbe avere una data di scadenza, ma piuttosto ancorare nuove strutture di comunicazione a lungo termine.

6) Quali sono le vostre speranze e desideri per il futuro dello spettacolo dal vivo in Italia?
Siamo consapevoli che la situazione delle arti dello spettacolo in molte regioni d’Italia è molto più grave rispetto a quella dell’Alto Adige. Desideriamo raggiungere insieme una consapevolezza collettiva che la cultura dal vivo non è solo un intrattenimento importante ma anche la linfa vitale per una società democratica aperta, diversificata e resiliente, senza la quale non possiamo affrontare le sfide del futuro.

7) Qual è il ruolo che Unisca potrà svolgere?
Sarà essenziale per il futuro culturale e artistico del nostro paese costruire e alimentare una voce forte, chiara e unita a livello nazionale. La diversità e la libertà dell’arte, dello spettacolo e della musica – soprattutto le strutture piccole e le tantissime realtà artistiche individuali – formano la base e il fondamento della vita culturale in Italia. Tutti questi professionisti stanno lottando duramente per dare il loro contributo indispensabile alla società e hanno bisogno di una portavoce capace e di molta più visibilità per essere in grado di prosperare.

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